E’ da un po’ di giorni
che mi ritrovo a bocca aperta, come il granchio ‘Sebastian’ che guarda
per la prima volta la sirenetta con le gambe, quando ascolto ed osservo mia
figlia. Ha 7 anni e non immaginavo che a sette anni si potesse subire un così
profondo cambiamento, da bambina piccola a bambina grande. Forse quando parlano
di miracoli, si riferiscono anche a questo, a questo passaggio repentino nel
mondo degli esseri viventi con una propria personalità e dei propri pensieri,
del tutto interiorizzati. Non che prima non avesse una
propria individualità, anzi, ma più che di personalità si trattava di indole. Ora è diverso,
mi sorprendo, mi stupisco e rimango con lo sguardo incantato a vederla
ragionare su concetti come l’amicizia, il comportamento con gli altri, opinioni
sulle persone. Fa dei ragionamenti suoi, frutto di riflessioni e la cosa
ancora più sorprendente è che mi piace, mi piace come la pensa, come vede le
cose e quello/quelli che la circondano. La strada intrapresa è quella giusta.
Non so se c’entro anche io in tutto questo, ma forse sì e mi gongolo molto
volentieri. Non so che cosa abbia fatto per meritarmela ma sono contenta.
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