martedì 31 luglio 2012

LA METROPOLITANA

sono andata avanti a chiamarla "Vesuviana" almeno i primi due mesi qui a Milano! La prima indicazione che ho chiesto, nonostante ci fosse una M bianca su uno sfondo rosso grande come un quadro in piazza Argentina, è stata: scusi mi sa dire dove si prende la Vesuviana? (ehm pensavo che quella M stesse per Mc Donald's). Il vecchietto mi ha guardata per un attimo e poi se n'è andato, avrà pensato che fossi pazza, e che la Vesuviana la dovevo prendere in testa, come dargli torto. Oh non c'era verso di chiamarla diversamente, non ce la facevo proprio!!! Poi mi sono abituata a sentirla nominare dalle 6 alle 20 volte al giorno e ho imparato :)
La metropolitana è il mezzo di locomozione, nonchè mezzo di trasporto pubblico preferito dai milanesi e non. Una casa vicino alla suddetta può salire di prezzo in maniera esponenziale, anzi quando sentono che abito vicino alla metro (notare l'abbreviazione tipica del posto, ahhhhh come sono integrata)  impazziscono di invidia e parte il coro: ma dai? che fortunaaaaaa!
In effetti è una fortuna, se si pensa ai pendolari di quei paesi senza metro, che fanno una coda anche di 1 ora la mattina, sulla tangenziale, per arrivare a lavoro (puntuali ci mancherebbe).
La metropolitana di Milano è il ricettacolo di tutte le persone ansiose, agitate, apparentemente sempre in ritardo. Non è possibile, corrono tutti, e tutti a testa bassa e con l'espressione del volto più triste del mondo, come se tutto l'universo ce l'avesse con loro e come se l'unico obiettivo della loro vita fosse prendere quella cazzo di metropolitana, o lei o la morte piuttosto. Non ti rivolgono la parola, non ti guardano neanche in faccia, non un sorriso, un cenno di comprensione nulla... e se si avvicina la loro fermata e tu sei per sfiga davanti, pur di passare, sono capaci di salti pindarici sulla tua testa, da far invidia al migliore dei ninja, ed è inutile che tu ti affretta a precisare che si tratta anche della tua fermata, che stai per scendere, che ti sposterai, no loro devono passare, sembrano automi, nei loro occhi c'è solo l'uscita. Per non parlare di quelli che aspettano la metro, si mettono a mo di barriera, non ti fanno passare, non aspettano che tu scenda, li vedi muoversi come marionette sgattaiolando e facendo slalom tra gli uscenti pur di accaparrarsi un posto a sedere (rarissimo) o un posto al palo più vicino all'uscita successiva. Corrono, corrono, corrono, vanno di fretta, quei secondi sono preziosissimi, magari una volta arrivati sono in anticipo e devono pure aspettare, ma l'importante è non farlo in metropolitana. Forse io non lo so, o forse non mi è stato detto, magari in metro se aspetti troppo suona l'allarme e ti fanno la multa, mah...la sensazione è quella.
Eppure se le incontri per strada, lontane dal tunnel infernale, sono persone normalissime, ridono anche e sono anche abili alla conversazione, qualcuno addirittura toglie le cuffie dell'ipod. La metropolitana di Milano ti cambia, è capitato anche a me, persino di domenica, appena metti il piede oltre il tornello corri, avanzi svelto, nei tuoi occhi e nella tua mente ripercorri tutte le fermate che ti separano dalla tua meta e se per caso ci sono 4 minuti da aspettare sei capace di maledire tutti e di appellarti alla solita sfiga che ti perseguita...4 minuti, cioè solo 4 minuti ma ci rendiamo conto? cosa sono 4 minuti in una intera giornata? eppure ti sembrano i più sprecati della tua vita, fa niente se poi passi 9 ore in ufficio di cui 2 a cazzeggiare, ma in metro no, in metro ci devi stare il meno possibile!!! Qui te lo insegnano alle elementari, sìsì!   to be continued... la metro ne da di spunti ;)

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