martedì 27 giugno 2017

A PROPOSITO DI AMICIZIA

Essere delusi da un amico è forse ancora più drammatico dall'essere delusi da un amore. 
Nell'amore ti metti in gioco, cerchi di dare te stessa, di farti scoprire pian piano, di far capire chi sei tenendo però un profilo che possa dare un'immagine di te accattivante o perlomeno di persona su cui vale la pena investire.
Nell'amicizia invece è diverso. Se hai un vero amico non ti preoccupi di dare sempre un'immagine di te perfetta, sempre sul pezzo e costruita.
Ti lasci andare, sei te stesso, finalmente abbatti le barriere del vivere sociale. Puoi essere finalmente nudo e mostrare i tuoi punti di forza, le tue capacità ma soprattutto le tue debolezze, perché sai che troverai comprensione.
E questo un vero amico lo sa, se ti conosce lo sa come sei, sa cosa puoi dare e cosa può ricevere, si fida, si concede e ti accoglie, perché sa che verrà trattato nello stesso modo.
Certo nell'amicizia si può cadere, ci possono essere degli errori anche gravi che possono minare la stabilità del rapporto, possono farlo vacillare e a volte anche metterlo in dubbio. Tuttavia se è vera amicizia si va oltre, si cerca di capire e affrontare insieme i problemi, le cadute, lo smarrimento della retta via.
Sarebbe tutto bellissimo se non ci fossero mai folate di vento improvvise, tempeste violente che ti costringono a correre ai ripari per limitare il danno.
Ecco, correre ai ripari per limitare il danno è proprio quello che intendo quando parlo di amicizia, quella vera.
Le delusioni nascono da eccessi di aspettative o dall'aver frainteso il tipo di amicizia che si era instaurata. 
E' facile quando l'amico è perfetto essergli amico, farsi quattro risate insieme, confidarsi e fidarsi. D'altronde siamo animali sociali e abbiamo bisogno degli altri.
Il bello viene quando ti si presenta l'occasione (o la sfiga) di avere un amico che sbaglia, che commette una cosa per te inaccettabile, che ti fa in un attimo assumere la posizione del "hai sbagliato, ho ragione io".
Lì, secondo me, si vede la vera amicizia, quando sei nel ruolo del forte, devi decidere se infierire o accettare che l'altro può essere stato debole, inaffidabile e per un momento non quello che pensavi che fosse.
Devi capire se tutto quello che avete condiviso e provato l'uno per l'altro vale la pena di essere difeso, se ci tieni veramente.
Forse ho una concezione di amicizia utopistica, io verso un vero amico non mostrerei mai un accanimento per mettere in evidenza l'errore, né tanto meno lo umilierei. Se l'errore è stato compreso non trovo giustificazione all'insistenza, al sottolineare il mancato rispetto di quello che penso possa essere successo. Una persona può trovarsi in un momento di smarrimento, di confusione e sbagliare.
Un amico ti fa capire quando stai sbagliando, ha abbastanza confidenza da dirti che stai commettendo una cazzata, sono capaci di farci vedere sia ciò che facciamo bene che ciò che facciamo male e in entrambi i casi, ci danno il sostegno di cui si ha bisogno.
Esserci per l'altro non significa solo offrire una spalla su cui piangere (quello è facile) ma significa riempire i vuoti, significa qualcuno che fa qualcosa per te perchè è felice di farlo, non perchè alla prima occasione te lo deve rinfacciare o sottolineare. Significa essere incluso e mai escluso.